Siamo giunti quasi alla fine del I quadrimestre ed è necessario preparare i genitori degli allievi della scuola primaria a un’importante novità: la scomparsa del voto.

Non è facile raccontare cosa è successo e sta succedendo evitando i tecnicismi.

Con la legge n.41 del 6 giugno 2020 e con la modifica apportata dalla legge 126 del 13 ottobre 2020 la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazione nazionali per il curricolo, è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento.

Perché capiate le difficoltà incontrate da tutte le scuole italiane è bene precisare che l’ordinanza ministeriale n.1258 è stata pubblicata solo il 4 dicembre 2020: a ridosso delle vacanze natalizie e in un periodo di emergenza sanitaria.

Apparentemente potrebbe sembrare a molti genitori un semplice ritorno al passato: i voti sostituiti dai giudizi; un cambiamento di forma e non di sostanza.

Le intenzioni invece sono molto più ambiziose.

L’ottica è quella di una “valutazione (formativa)per l’apprendimento”: superare il voto numerico e delineare gli effettivi livelli di apprendimento raggiunti e valorizzare i progressi negli apprendimenti compiuti dagli allievi.

Il riferimento sono le Indicazioni del 2012 all’interno delle quali le istituzioni scolastiche individuano gli obiettivi di apprendimento, oggetto di valutazione periodica e finale di ciascun alunno in ogni disciplina.

I docenti quindi valutano il livello di acquisizione dei singoli obiettivi di apprendimento.

I livelli sono quattro in coerenza con il modello di certificazione delle competenze per la classe V della primaria: avanzato, intermedio, base, in via di prima acquisizione.

I livelli sono definiti inoltre in base almeno a quattro dimensioni: l’autonomia dell’alunno; la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale mostra di aver raggiunto l’obiettivo; le risorse mobilitate per portare a termine il compito; la continuità nella manifestazione dell’apprendimento.

Naturalmente dati i tempi ristretti ogni scuola ha operato secondo la propria storia cercando di allinearsi il più possibile alle novità: molto è stato fatto, ma ancora molto rimane da fare.

Sul sito saranno pubblicati i risultati del lavoro fatto; ogni singolo team curerà la comunicazione con i genitori, inoltre il registro elettronico gradualmente diventerà uno strumento per consentire una rappresentazione articolata del percorso di apprendimento di ciascun alunno.

E’ necessaria la collaborazione delle famiglie con la scuola: è importante che vi sia condivisone e che si proceda insieme nella stessa direzione.

Spesso il voto viene percepito soprattutto dai più piccoli come giudizio di valore: io valgo quanto il numero che mi è stato attribuito. 

Anche per voi genitori deve cambiare la prospettiva: smettete di chiedere ai vostri figli che voto hai preso e iniziate a chiedere cosa hai appreso di nuovo in classe, domandate loro dove stanno migliorando e dove invece incontrano le maggiori difficoltà.

Dobbiamo lavorare insieme a scuola e a casa per una valutazione formativa che aiuti i vostri figli a crescere e a progredire nell’apprendimento.

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Giuseppina GIACALONE